A quasi sei anni dalla prima intervista, torniamo a colloquio con Angela Failla, in occasione della prossima uscita del suo nuovo libro,
Il Giocattolaio.
Angela, vista la tua eleganza nel vestire e nel porti, la prima domanda è d' obbligo: quali sono i capi d' abbigliamento e gli accessori che non possono mancare nel tuo guardaroba?
«Penso che l’eleganza sia la principale forma di bellezza. E una donna può essere elegante indossando ciò che le sta meglio e la fa stare bene.
Adoro i tubini e i vestitini stile bon ton chic tipici degli anni ’50. Nel mio armadio non mancano mai neppure i jeans e le décolleté con il tacco.
Un accessorio su tutti sono certamente gli occhiali da sole, immancabili».
Il libro, il film, la canzone preferita.
«Ho due romanzi nel cuore: “Neve” di Maxence Fermine, che consiglio a tutti di leggere perché è semplicemente meraviglioso e “Il conte di Montecristo” di Alexandre Dumas. Il mio film preferito è, senza dubbio alcuno, “Seven”. Di canzoni ne adoro tante, dai Placebo, che ascolto praticamente ogni giorno, a Jamiroquai e Usher».
In questi anni hai intervistato diversi personaggi importanti del mondo dello spettacolo, qual' è l'intervista che ti è piaciuta di più?
«Posso raccontarti l’intervista che ho fatto tempo fa a Morgan e che per me è stata davvero divertente. L’ho intervistato all’interno del camper, poco prima del suo concerto. C’era un via vai di gente: dal fonico al chitarrista, al bassista. Tra una domanda e l’altra lui prendeva il suo cellulare e cercava l’anagramma del mio nome. Era uscito qualcosa di molto bucolico tipo “La fagianella”... Poi, ad un certo punto, ha tirato fuori un secchio con dentro una bottiglia e due bicchieri. Ti confesso che lì per lì mi sono sentita lusingata anche se sono rimasta un po’ stranita. Subito dopo ha tirato fuori altri quattro bicchieri e così ho brindato con la troupe. In pratica è una sorta di mantra che fanno prima di ogni concerto».
Hai intervistato molti attori e attrici, tra questi Bernardo Bertolucci, Jeremy Irons, Roberto Farnesi, Ronn Moss, Ian McKellen e Valeria Solarino...
«In effetti ho intervistato così tanti personaggi che ormai ho perso il conto! Posso dirti che certe volte mi sembra davvero incredibile poter dire di aver intervistato Ian Mckellen, Jeremy Irons, Rutger Hauer, Jeffery Deaver ».
Sappiamo che un'intervista che ti piace particolarmente è quella allo scrittore Jeffery Deaver.
«Sono una fan di Jeffery Deaver, ho letto praticamente tutti i suoi romanzi, e ti assicuro che sono tanti! E’ uno scrittore eccezionale, non ha eguali. Un uomo di un garbo, umanità e gentilezza davvero non comuni».
Hai intervistato anche uno dei cantanti italiani più bravi, Gianluca Grignani...
«Ho intervistato Gianluca più di una volta e posso dire che, al di là del talento indiscutibile, è una persona straordinaria. Simpatico, cordiale, fragile, solare, capace di canticchiarti una canzone anche durante l’intervista. E’ proprio una persona di cuore e soprattutto vera».
Tra pochi giorni uscirà il tuo nuovo thriller, “Il Giocattolaio”. Puoi anticiparci qualcosa?
«”Il Giocattolaio” uscirà il 27 febbraio. E’ il mio quarto romanzo. Racconta l’indagine del criminologo Manuel Boselli, un detective alle prese con un terribile serial killer che cattura, tortura e uccide le vittime, lasciando su ogni cadavere un indizio…»
I tuoi ultimi libri sono dei thriller, hai una passione per questo genere?
«I miei primi romanzi appartengono al genere chick lit. Gli ultimi due sono thriller. Si, ho una grandissima passione per questo genere, non a caso
i miei autori preferiti sono Jeffery Deaver, Patricia Cornwell e Angela Marsons».
Ti piacerebbe se un tuo libro ispirasse un film?
«Magari! Sarebbe semplicemente fantastico».
Quale pensi che sarebbe adatto per la trasposizione cinematografica?
«Di sicuro “Il Giocattolaio"».
I tuoi prossimi progetti? Stai già lavorando a un nuovo libro?
«Diciamo che non mi fermo mai. Qualcosa bolle già in pentola. Posso solo dirti che il mio prossimo protagonista sarà un maresciallo…»
Intervista pubblicata il 23 febbraio 2020.