Il Viaggio Magico intervista Simona Rolandi

Simona Rolandi

La nostra intervista alla brava e affascinante Simona Rolandi, giornalista di Rai Sport.


Qual è l' aspetto principale del tuo carattere?
La determinazione e la precisione nel fare le cose. Ogni cosa ha la sua dignità e voglio farla bene.

La qualità che apprezzi di più in un uomo?
La sincerità e il rispetto, assolutamente, poi la dolcezza e l' intelligenza.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Mi piace molto viaggiare e vedere posti nuovi, soprattutto mi piace vederli passeggiando. Amo il mare, ascolto tantissima musica e
vado in palestra, per curarmi e tenermi in forma. Naturalmente mi dedico alla mia famiglia, ai miei affetti.

Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
E' nata con me. All' età di 7/8 anni ho avuto la consapevolezza di voler raccontare quello che vedevo, intervistare le persone e il mio
desiderio era di farlo nel mondo dello sport. Ho inseguito questo sogno e alla fine l' ho realizzato dopo tanta gavetta e tantissimi rischi,
perchè per realizzarlo dopo la laurea ho rifiutato diversi posti di lavoro. Essendomi laureata a 23 anni con 110 e lode alla Sapienza ho
avuto tante ottime proposte di lavoro da banche e aziende, alle quali ho detto "no, adesso provo a fare quello che vorrei fare, se non
ci riesco almeno ho provato".
Così per molto tempo ho fatto collaborazioni e lavorato in una Tv privata, gratis. Per potermi mantenere la notte lavoravo in un pub.
La mia vita è cambiata quando ho vinto il concorso alla scuola di giornalismo della Rai di Perugia. Questa mi ha permesso di fare il
praticantato ed entrare nel mondo del lavoro.
Dopo i due anni alla scuola ho superato l' esame di stato e sono diventata giornalista professionista. La Rai ha una graduatoria e
per chiamare nuovi giornalisti chiama per primi quelli che sono usciti dalla scuola. Dopo anni di collaborazioni con contratti a termine,
è arrivata l' assunzione.

Sei una giornalista molto brava e preparata, inoltre dimostri che si può essere elegante e affascinante, senza per questo
perdere  credibilità e  autorevolezza.  E' stato  difficile prevalere  sui pregiudizi  tipicamente  maschili degli ambienti del
giornalismo e dello sport?
Inizialmente si. Quello che hai detto, che mi fa molto piacere, è figlio di tanto studio, di tanta preparazione. Lettura dei giornali,
seguire le partite, andare allo stadio, ascoltare e capire chi ne sa più di me. Per le Olimpiadi ho studiato 14 ore al giorno, ci sono
atleti che è impossibile conoscere senza studio. Una cosa è chiedere a un atleta l' emozione della medaglia, un' altra è dire: la prima
medaglia da quando hai iniziato all' età di 15 anni e hai affrontato queste difficoltà. Sono due domande diverse.
Tante persone possono fare questo mestiere, ma se lo fai con una cura e una preparazione particolare, la cosa che viene percepita.
Non ho autori che mi scrivono testi e domande, tutto quello che vedi è farina del mio sacco.
Nel mondo dello sport si rischiano figuracce incredibili, quindi è fondamentale essere preparati, altrimenti è impossibile fare domande
pertinenti.

Hai condotto le trasmissioni speciali per gli Europei di calcio e per le Olimpiadi. Sei soddisfatta di queste due esperienze?
Si, molto. Sono due delle cose più belle che ho fatto nella mia carriera, che si aggiungono a Dribbling, a Replay, a Domenica Sportiva
Estate, all' esperienza da inviata ai mondiali in Germania e alla trasmissione Notti Mondiali in Sudafrica, alle Olimpiadi di Pechino e a
tanti altri ancora. Però Notti Europee fatto quest' anno con Andrea Fusco è stata una bellissima esperienza.
L' Olimpiade è lo sport vero e lo respiri in prima persona. E' il mare magnum, sicuramente più impegnativa da seguire, ma da' grandi
soddisfazioni perchè sai che stai raccontando qualcosa di speciale e che gli occhi del mondo guardano lì.

Qual' è la storia più importante che hai raccontato?
Le storie delle Olimpiadi lo sono tutte...ma quella di Tania Cagnotto, che ha sfiorato la medaglia, è una storia vera, di una ragazza che
ha lavorato per quattro anni solo per quello e per decisione dei giudici ha visto sfumare la medaglia. Lo stesso per Vanessa Ferrari.
Infine Alex Schwazer, che ha svelato al mondo il suo dramma personale.

La medaglia più bella?
La più bella è sempre quella che non ti aspetti,aldilà delle medaglie della scherma che erano annunciate.Quella di Molmenti nella canoa
è stata stupenda perchè nessuno pensava che quel giorno avremmo portato a casa la medaglia d' oro.

In questa stagione appena iniziata ti occupi di qualche nuova trasmissione?
Quest' anno conduco ogni domenica "La giostra dei gol di serie A", una specie di Domenica Sportiva che racconta in diretta le partite
della serie A. Va in onda in tutto il mondo, ma non in Italia.

C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Mi piacerebbe un programma che racconti le storie dei personaggi del mondo dello sport, come Sfide, o come Dribbling, però fatto in
maniera più approfondita e curata.

 

 

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