Il Viaggio Magico intervista Sara Signori

Sara Signori

 

La nostra intervista a Sara Signori, giornalista di RTV38.


Qual è l' aspetto principale del tuo carattere?

Premetto di non amare l' autoreferenzialità ma credo che si tratti dell' altruismo; dico questo perché rappresenta la costante che riesce
ad influenzare a 360° il mio quotidiano. Per altruismo ammetto di aver commesso molti errori ma ho anche compiuto le "scelte di vita"
più appaganti: sono diventata una soccorritrice di livello avanzato, una volontaria della Protezione Civile e una vegetariana convinta.
In questo senso non escludo, poi, un giorno, di prendere lo zaino e mettermi in viaggio alla volta di qualche realtà disagiata ai confini
del mondo al solo scopo di rendermi utile. E non sono solo parole, le mie, perché di una cosa sono certa: ho il vezzo di voler concretizzare
i colpi di testa. Lo trovo divertente. In merito a questo, quando ero piccola, i miei genitori mi rimproveravano sempre la stessa cosa:
“non ti accontenti mai”; non ho addomesticato questa mia natura, anzi, l’ ho esasperata, perché ho acquisito la consapevolezza che
nessun sogno sia irrealizzabile e che i limiti alla volontà non esistano.

 
La qualità che apprezzi di più in un uomo?
In primo luogo, la cavalleria, che non guasta proprio mai. Oltre a questo mi colpiscono idee, cultura, carisma, senso dell’ umorismo ed
eleganza. Last but not least, tempo fa con alcuni amici scherzavo sul fatto di trovare sexy gli uomini che non fanno errori di grammatica.
Sicuramente qualcosa in più di una battuta sotto sotto c’è!

 
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Nel tempo libero amo camminare senza meta, mi permette di pensare ed è la mia valvola di sfogo. Oltre a questo c’ è l’Arte che, per
mancanza di tempo, ho dovuto accantonare... ma fino a poco tempo fa disegnavo, dipingevo e posavo per i pittori.
Nel cuore ho Tiziano Bonanni, il mio maestro, e poi anche la splendida Elisabetta Rogai.

 
Il tuo libro preferito?
“Un uomo” di Oriana Fallaci. Inno alla libertà di pensiero.
 
Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
E’ stata una conseguenza all’ amore per la scrittura: scrivo da quando sono piccola, anche se ho sempre voluto tenere tutto per me stessa,
talvolta addirittura distruggendo fogli e quaderni per paura che qualcuno potesse leggere i miei pensieri e sminuirli. Adesso sono un po’
cresciuta, la mia timidezza si è affievolita e dunque, nel corso della mia breve carriera iniziata presso la redazione di un altro telegiornale
regionale, ho sempre cercato di scrivere per dare voce a chi vuole farsi sentire e, ovviamente, anche per raccontare ciò che succede a chi
ha la curiosità e la voglia di ascoltare. Il giornalismo penso sia, per tutti, sia croce che delizia... ma se fatto con rispetto, consapevolezza e
sentimento può diventare una vera e propria missione.

 
Sei una donna molto bella e affascinante. Secondo te la bellezza è un aiuto o un ostacolo nel mondo del giornalismo?
Esagerati! Più che la bellezza e il fascino, penso che l’ostacolo più grande sia un po’ di maschilismo. Quello del giornalista, da che mondo
è mondo, è considerato un mestiere molto “maschio”, quindi citerei una battuta di Charlotte Whitton: “Le donne devono fare qualunque
cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile.” (Si tratta di una battuta, lungi da me
cadere nel mero sessismo!).

 
Cosa pensi della legge sulle quota rosa, recentemente approvata?
Allo stato attuale delle cose, sicuramente ci avvicina agli standard europei. Però continuo ad illudermi che un giorno vengano considerate
“Preistoria” e che vengano spazzate via, più in generale, tutte le differenze uomo/donna, bianco/nero, buono/cattivo... l’ essere umano è
una realtà poliedrica, l’ insiemistica applicata alla vita penso sia limitante e fuorviante, oltre che un insulto all’ intelligenza.

 
Oltre alla conduzione del Tg, ti occupi anche di lavoro in redazione e di ricerca delle notizie come inviata. C' è un argomento
di cui ti piace occuparti, in particolare?

Un po’ come l’ acqua, cerco di adattarmi a qualsiasi contenitore senza mai smentire la mia natura. Mi piace cimentarmi in tutti gli argomenti
e ancora non me la sento di scegliere... anche se mi piacerebbe partire per realizzare qualche reportage all’ estero.

 
C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
“Turisti per caso”... Chissà perché?! Scherzi a parte, mi piacerebbe rimanere nel campo dell’ informazione, non necessariamente come
conduttrice, ma come inviata sul campo.

 
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi professionali?
In astratto, vorrei consolidare le doti naturali, acuire l’ istinto, studiare, studiare, studiare, perché non bisogna mai smettere di farlo...
e poi continuare ad essere tenace e anche un po’ incosciente. In concreto... non escludo niente.

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