La nostra intervista alla bella Silvia Valenti, giornalista di Videobergamo.
Qual è l'aspetto principale del tuo carattere?
Sono una persona determinata, questo è l'aggettivo che mi descrive meglio. Ho sempre portato avanti con determinazione i progetti
e gli interessi che mi sono posta. Sono puntigliosa nel lavoro, non lascio nulla al caso, anzi mi da' molto fastidio la superficialità,
nella vita in generale e nel lavoro in particolare.
La qualità che apprezzi di più in un uomo?
Un uomo deve essere presente, deve far sentire alla propria donna di essere attento, anche alle piccole cose.
Questo è un aspetto importantissimo.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Sport: corsa, sci d'inverno e pratico lo yoga, una disciplina che mi fa stare molto bene. Mi piace molto leggere romanzi, cerco di
ritagliarmi piccoli spazi durante la giornata, quando pranzo, sul bus, ecc. E poi c' è la mia grande passione: la fotografia.
Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
Al liceo, studiando la storia dell' Italia e delle lotte portate avanti contro la censura per arrivare alla libertà d' informazione.
Mi rendo conto che è un' idea un po' idealista di giornalismo, però è questa la molla che ha fatto scattare la passione.
Grandi persone hanno fatto sì che oggi abbiamo una certa libertà di stampa, pur restando un paese dove l' informazione
non è del tutto aperta, ma credo che questa sia una questione culturale, più che politica.
I miei inizi... Sono ancora all'inizio! Comunque ho iniziato con il giornale al liceo, un passaggio obbligato credo! (ride).
Poi ho sempre cercato collaborazioni con magazine e riviste, per soddisfare la mia voglia di scrivere e fare esperienza.
Il mio primo stage, all' interno del percorso di studi universitari, è stato a Videobergamo. C' è stata anche un' esperienza in radio,
a RTL 102.5. Tre mesi intensissimi, che mi hanno dato molto sia dal punto di vista personale che professionale.
Ho collaborato per un anno a "Vulcano", il giornale dell' università statale di Milano. Dopo la laurea ho lavorato per l' ufficio stampa
di Legambiente Bergamo, seguendo anche il vertice sull' ambiente a Copenaghen, realizzando servizi per C6.Tv.
Per un anno ho diretto un blog d' informazione e approfondimento culturale "Il senno di poi", coordinando alcuni collaboratori,
mentre ho iniziato a collaborare come freelance per Credit Magazine, rivista di economia e finanza.
Infine, a novembre 2010 mi hanno richiamata a Videobergamo.
A Videobergamo ti occupi principalmente di sport. Qual' è la disciplina che preferisci seguire?
Sicuramente la pallavolo. A Bergamo abbiamo l'onore di avere una delle squadre più forti d' Italia. Quest' anno lo ha dimostrato
di nuovo vincendo l' ottavo scudetto. Mi piace occuparmi degli sport cosiddetti "minori": pallavolo, basket, atletica, pallanuoto.
Il servizio o l' intervista che ricordi con più piacere?
L' intervista che ricorderò sempre è stata quella ad Alberto Angela, realizzata quando lavoravo a RTL. E' un mito che ho dai tempi
del liceo, avere la possibilità di intervistarlo è stato emozionante. Dovevo recensire "Una giornata nell' antica Roma" per la rubrica
"Libri". Tra l' altro si complimentò per le domande, che considerò acute. Questo ha sicuramente accresciuto l' orgoglio di averlo
intervistato.
Oltre a lavorare a Videobergamo, collabori con Credit Magazine, rivista di informazione finanziaria. Cosa ti ha spinto
ad occuparti di economia e finanza?
L' interesse non è per la finanza in se', il mio approccio all'economia è partito dall' attenzione verso la green economy e lo sviluppo
sostenibile. Ho iniziato a scrivere per Credit Magazine un anno fa, collaborazione che al momento ho sospeso.
Sto cercando nuove collaborazioni, mi manca scrivere, non solo di temi economici, per quanto suscitino molto interesse in me,
ma anche di cultura e tematiche sociali.
L' articolo che hai scritto e che ricordi con più piacere?
Ho un rapporto affettivo con un articolo, scritto per Credit Magazine, sul piano di salvataggio della Grecia post crisi 2009.
E' stato il primo articolo pagato e publicato. Vedere il mio nome su una rivista in edicola è stato emozionante.
Per la tematica, invece, sono molto legata alla recensione che ho scritto del libro di Andrea Bajani "Se consideri le colpe",
in concorso al Premio Nazionale di Narrativa Bergamo nel 2007, perchè dall' intervista che realizzai per scriverla è nata
una bella amicizia con l' autore.
Con il referendum gli italiani si sono opposti al ritorno al nucleare. Come esponente di Legambiente, penso tu sia
soddisfatta di questo risultato...
Sicuramente è un grande successo, considerando tutto il lavoro che è stato fatto dai comitati e dalle associazioni. Forse l' esito
è stato condizionato anche dall' impatto emotivo dell' incidente di Fukushima, ma se serve a far passare il messaggio, tanto meglio.
Preferisco, comunque, insistere sull' aspetto economico: il nucleare in Italia sarebbe stato obsoleto prima ancora di partire, ci sono
tecnologie più remunerative, a lungo termine, più ecosostenibili, che non producono scorie con cui nessuno poi vuole avere a che fare.
Ora bisogna portare avanti investimenti su altre forme di energia. Siamo uno dei paesi più fortunati per quanto riguarda la copertura
solare: bisogna puntare su fotovoltaico ed eolico.
Recentemente una donna, Jill Abramson, è diventata per la prima volta direttrice del New York Times. Ti piacerebbe
ricoprire un incarico così prestigioso per la carta stampata o preferiresti per la Tv?
Preferirei per la Tv, perchè sento più mio il linguaggio televisivo. La comunicazione multimediale mi si addice di più. Del mio lavoro
mi piace molto l' aspetto contenutistico, ma anche quello tecnico: fare i montaggi dei servizi, le grafiche, l' audio.
Ciò non toglie che ancora oggi la carta stampata abbia un' autorevolezza che altri media non hanno.
Quindi tanti complimenti alla direttrice del New York Times, ottima rappresentante del giornalismo al femminile!
C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Ho due generi di trasmissioni nel cassetto. Il primo è una rubrica sui libri, con recensioni delle nuove uscite e interviste agli autori.
Il secondo è un programma sull' ambiente, tema che ne coinvolge molti altri: economia, filosofia, sociologia, politica, ingegneria...
Sarebbe un programma denso di argomenti.