La nostra intervista a Cristina Guerra, giornalista del Tg1.
Macallan
Qual è l' aspetto principale del tuo carattere?
Difficile rispondere. Comunque penso l'energia per cui riesco a fare tante cose e velocemente, nonostante le poche ore di sonno,
e la cosiddetta intelligenza emotiva, ovvero una profonda capacità introspettiva.
mac
La qualità che apprezzi di più in un uomo?
Di certo l'intelligenza e la capacità di sorprendere, in positivo ovviamente. E poi la voglia di fare, di inventarsi la vita ogni giorno,
di mettersi in discussione.
mac
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Mi piace leggere, scrivere, viaggiare, chiacchierare con le amiche. E...guardare i miei figli giocare e divertirsi. Sono uno spettacolo.
Riempiono il cuore.
mac
Cosa pensi del nostro forum?
Personalmente lo conosco poco. Spero mi perdonerete, ma non frequento molto forum su internet. Sono ancora all'antica.
A me piace guardare in faccia le persone con cui parlo o con cui discuto di qualcosa. Comunque se aiuta a far conoscere
noi giornalisti e a darci un volto più umano, ben venga. Così forse si capirà che l'immagine non è la persona. La veicola solo,
ma nulla di più.
mac
Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
E' una passione antica quanto i miei anni o quasi. Ero piccola e sognavo di fare la giornalista. Mio padre era giornalista e da lui
ho imparato ad amare questo mestiere. Mi piaceva l'idea di comuncare con la gente, di essere strumento per trasmettere valori,
per sollecitare riflessioni. Avrei voluto farlo nella carta stampata. Io adoro scrivere. Ma quando è morto mio padre - che lavorava
in Rai - mi è stata offerta l'opportunità di diventare giornalista televisiva e non me la sono sentita di rifiutare.
Quando mai mi sarebbe ricapitata un'occasione simile? E così è stato.
Ero giovane allora - avevo 20 anni - tanto che quando sono diventata professionista, a 22 anni, ero la più giovane professionista
d' Italia. Ero inesperta di tutto. Cercavo di imparare guardando e ascoltando. Chiunque mi sembrava un "mostro sacro".
mac
Come sei arrivata a condurre il TG1?
E' stato un caso. Un giorno di sciopero - quando i colleghi conduttori di ruolo non possono condurre - mi venne chiesto se volevo
leggere il tg delle 13,30. Pur tra qualche timore, accettai e andò talmente bene che mi venne offerta la possibilità di diventare
conduttrice del TG di Uno Mattina appena una collega se ne andò (per ragioni personali).
mcol e tecnicorai
Come hanno cambiato la tua vita di donna e di giornalista i tuoi tre gemelli?
I miei gemelli sono la mia forza, sia come donna che come giornalista. Attraverso di loro ho imparato a conoscermi meglio e
soprattutto a ri-conoscere le mie qualità e a scrollarmi di dosso il timore di non essere all'altezza degli altri, eredità dei miei lutti
(un anno prima di mio padre, era morto mio fratello in un incidente stradale, a soli 21 anni, e per molti anni mi sono chiesta perchè
fosse stato scelto lui e non io. E questo senso di colpa, e di conseguenza di inadeguatezza, ha imperniato molte mie scelte passate).
Attraverso i miei figli invece ho imparato quanto sia fondamentale il rispetto da dare e da ricevere, senza il quale non c' è rapporto
costruttivo.
mac
Sei una giornalista molto brava e preparata, inoltre dimostri che si può essere elegante e affascinante, senza per questo
perdere credibilità e autorevolezza. E' stato difficile prevalere sui pregiudizi tipicamente maschili degli ambienti del
giornalismo?
Personalmente non ho vissuto molto questi pregiudizi, o almeno non ci ho fatto caso. In questo senso io so adattarmi a tutti gli
ambienti e poi vado dritto per la mia strada. Non ho mai sentito l'esigenza di rinunciare al mio essere donna per essere apprezzata
e rispettata. Il pregiudizio è un limite dell'uomo, non deve esserlo pure della donna. Io ritengo che l'eleganza sia imprescindibile
dalla donna. Tutto sta nel viverla e gestirla nel modo giusto, senza né ostentazione, né volgarità.
La cura di sè è, secondo me, una forma di rispetto verso se stessi, prima che verso gli altri.
carlo73
Nei tg nazionali ci sono tantissime conduttrici, forse più degli uomini ormai, ma non c' è nemmeno un direttore donna.
Qual è il tuo pensiero in proposito?
Sicuramente è un limite della nostra società. Uno squilibrio, di certo. Ma troppo è ancora diffusa, a volte in modo più manifesto,
a volte in modo più sottile, l' idea che la donna sia più immagine che sostanza o che debba stare più a casa che fuori.
Ma non capisco se dietro questa scelta ci sia più una paura o più una convinzione. Paura di scoprire che la donna possa essere
altrettanto capace, quanto l' uomo, di dirigere un telegiornale o convinzione che realmente non sia all'altezza.
Ma se pensiamo che il consiglio di amministrazione è composto prevalentemente da uomini e sono loro a nominare i direttori,
la scelta diventa quasi inevitabile.
carlo73
In Italia c'è libertà di informazione o ritieni che ci siano troppi freni?
La libertà di informazione è un sogno di altri tempi. Ora ci sono molti condizionamenti: qualcuno esterno, dovuto cioè agli altri
(referenti politici in primis), ma soprattutto interno, ovvero dovuto alla preoccupazione del giornalista stesso di fare sempre
bella figura invece di scavare nella realtà. Il limite alla libertà di informazione nasce da una nuova dimensione psicologica che
pervade tutti e che si traduce, banalmente, nella mancanza di coraggio.
mac
C' è un programma TV che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Sempre e comunque un programma giornalistico. Mi piacerebbe qualcosa di carattere storico, archeologico, insomma di
approfondimento culturale.