Barbara per prima cosa vogliamo ringraziarti per aver accettato di partecipare alla nostra intervista.
Sei molto brava e affascinante, mostri sempre di essere preparata e autorevole.
Macallan
Qual è l’aspetto principale del tuo carattere?
Il sorriso e la spontaneità.
mac
La qualità che apprezzi di più in un uomo?
Non ce n’è una sola, per me è un insieme di qualità che rende un uomo affascinante: intelligenza, brillantezza, simpatia, generosità, bontà.
mac
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Mi piace praticare sport. Quando sono in città vado a correre almeno due volte a settimana. Alla corsa cerco poi di unire un’attività in palestra: l’ultimo anno ho scoperto Power Yoga, uno yoga che oltre allo stretching e alla respirazione prevede una fase dinamica e molto, ma molto, faticosa, vi assicuro! Ho bisogno però di cambiare, ogni anno cerco di fare qualcosa di nuovo. Ma la mia grande passione, purtroppo, non posso praticarla in città! E’ il surf da onda. Ho iniziato nel ’96 alle Hawaii e mi ha stregato! Da allora ogni vacanza è un viaggio di surf: oltre alle Hawaii, Costa Rica, Bali, Australia, Messico, Biarritz, Canarie. Quando sono a Roma, appena è prevista una perturbazione con mari mossi, scatta il classico giro di telefonate e quando è possibile (purtroppo sempre meno) la fuga verso Banzai, uno spot di surf che si trova a Santa Marinella, uno dei più belli vicino a Roma. Ma non è l’unico, su quel tratto di costa ci sono diversi punti dove puoi trovare belle onde. Ai viaggi è anche legata l’altra mia passione: la fotografia. Da ogni viaggio torno con centinaia di foto che regolarmente diventano album, con titolo, commenti, tutti raccolti nella mia libreria, dalla prima all’ultima vacanza. E ogni tanto li sfoglio…sognando!
Ma il mio tempo libero non è fatto, certo, solo di sport e foto: adoro gli aperitivi e le cene fuori con amici, le cenette a casa a base di pasta, gelato e un bel film; leggere prima di andare a letto, andare al cinema.
mac
Il tuo libro preferito?
“La casa degli spiriti” di Isabelle Allende.
Hidalove
Cosa pensi del nostro forum?
E’ fatto davvero bene. E’ ben organizzato e inoltre siete bravissimi a scegliere le caps! So che non è facile: in genere vengono fuori smorfie assurde! Carina anche l’idea delle pagelle.
mac
Com’ è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
Ne ho preso coscienza durante l’università, ma penso di averla avuta da prima: qualche tempo fa ho riscoperto un tema dei primi anni del liceo, la traccia era libera, spazio alla fantasia; io immaginavo di essere il reporter di un viaggio avventuroso a bordo di un Galeone; mi ricordo di aver preso il massimo dei voti! Scherzi a parte (ma è la verità), mi è sempre piaciuto imparare cose nuove, viaggiare, sognavo di fare grandi reportage. All’università ho scelto scienze politiche con indirizzo comunicazione, nel frattempo collaboravo con qualche rivista, giornali locali ma niente di che (sono andata alla Luiss dove avevi l’obbligo di frequenza). Mi sono laureata in “Teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo” e ho fatto una tesi sulla Tv via cavo e in particolare su Stream (dove dopo qualche anno sono andata a lavorare). Dopo la laurea una prima esperienza in un’agenzia di stampa e poi l’occasione di un ottimo posto: pubbliche relazioni-uff. stampa per Alenia Spazio. Contratto a termine di un anno e buon stipendio. Ok proviamo, mi sono detta.
E’ stata un’esperienza utile, formativa, ma non era quello che volevo. Non era giornalismo. Dopo un anno, ho realizzato che quel lavoro non mi piaceva, avevo perso stimoli e anche un po’ di speranze. Nel frattempo, l’esperienza che avevo fatto durante l’università alle Hawaii (agosto ’96: tre mesi come commessa alla Gap di Honolulu per imparare la lingua), mi aveva segnato, continuavo a pensare allo stile di vita lì, al surf, agli amici (tra l’altro è il posto dove ho conosciuto l’uomo con cui sto da allora, anche lui di Roma, anche lui surfista). Ecco la drastica decisione: luglio 2000, lascio il lavoro all’Alenia, vendo la macchina e parto con il mio compagno (Francesco) per Honolulu. La mia idea era cercare di fare giornalismo lì (ingenua e illusa!), mentre Francesco aveva preso dei contatti per aprire un negozio di costumi, abbigliamento. Un sogno bellissimo (non per i Miei, disperati!), ma le cose non sono andate per il verso giusto. Dopo due mesi torniamo a Roma. Delusi ma con tanta voglia di ricominciare.
Invio un’ottantina di curricula, con foto e lettera di presentazione a tutte le tv, radio, giornali, riviste locali e nazionali. Poco dopo i primi colloqui e finalmente il primo lavoro: al tg di Rete Oro (tv locale del Lazio). Inizialmente allo sport, poi alle altre news e dopo neanche un mese in conduzione.
Una vera e propria full immersion. Ho imparato molto.
Inizi di Gennaio 2001: mi chiamano per un colloquio a Stream (per il tg di Stream, un tg nazionale). Non riesco a crederci: vado e mi presentano all’allora direttore Antonio Marano. Colloquio assurdo: “Ueh, non fai per niente schifo, potresti andare...Ci risentiamo tra un mese”.
Ma il mese passa e quella telefonata non arriva: provo a richiamare, “le faremo sapere”. Non mi arrendo: scrivo una lettera a Marano, gli ricordo
il nostro colloquio e ribadisco la mia determinazione. Dopo pochi giorni (era il 14 Febbraio 2001, ero in settimana bianca) mi telefona direttamente Marano: “cominci lunedì prossimo!”. Mi è preso un colpo, ma ero al settimo cielo. Così sono entrata nella redazione di Stream News.
Dopo circa un anno ho cominciato anche a condurre il tg.
mac
Come sei Arrivata a Sky Tg24?
Nel 2003, dopo un periodo nero nel quale non si sapeva che fine avrebbe fatto Stream, arriva Murdoch: la fusione con Telepiù e la nascita di Sky Tg24. Hanno fatto un provino a tutti i conduttori che già conducevano Stream News. E’ andata bene ed eccomi qui!
Hidalove
Aspetti positivi e negativi del tuo lavoro.
Positivi: la possibilità che ti da di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno, la continua adrenalina, il fatto di essere sempre aggiornato, l’emozione nel dare per prima la notizia e sapere che la stai dando al “Mondo”.
Negativi: certe volte avrei bisogno di più tempo per approfondire e di ritmi meno frenetici; i turni di notte e all’alba.
mac
La notizia più bella e quella più brutta che hai dovuto annunciare?
La più bella: la liberazione di ostaggi italiani, la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio (non ho dato io la prima notizia, ma quelle giornate sono state cariche di notizie emozionanti).
La più brutta: di brutte purtroppo ce ne sono tante, ma in testa gli attacchi dell’11 settembre 2001, la tragedia dello tsunami che ha colpito il sud est asiatico, la morte del Papa (quelle giornate sono state per tutti noi cariche di tensione, emozioni contrapposte) e quella di Enzo Biagi (mi ricordo ancora, ho dato io l’ ultima ora. Era un giornalista e una persona che stimavo moltissimo); la devastazione di Katrina; quando annunci la morte di bambini.
Hidalove
Cosa fai prima di andare in onda e subito dopo?
Una precisazione: il mio “prima” vuol dire prima del tg delle 12, e il “subito dopo”, vuol dire alla fine del tg delle 18.35, cioè quando finisce
la mia fascia di conduzione (circa 5 ore di tg in diretta con un’ora di pausa), alla fine della quale arrivo esausta!
Subito prima: mi studio bene scaletta, titoli e lanci dei servizi; studio il materiale per gli ospiti da intervistare…Un po’ di cipria e via…
Subito dopo: in primavera-estate, quando le giornate sono più lunghe, vado correre a villa Ada (mi scarica da morire) o aperitivo con amici.
Autunno-inverno scappo in palestra o il solito aperitivo. In genere non riesco ad andare subito a casa, accumulo troppa tensione!
mac
Sei una giornalista molto brava e preparata, inoltre dimostri che si può essere elegante e affascinante, senza per questo
perdere credibilità e autorevolezza. E’ stato difficile prevalere sui pregiudizi tipicamente maschili degli ambienti del giornalismo?
Un po’ lo è stato. Ed è una sfida continua: ti senti sempre chiamata a dover dimostrare che hai anche una testa, che sei preparata!
Tecnicorai
In redazione ti senti apprezzata come giornalista e come conduttrice?
Si, devo dire di si, ho buoni riscontri. Anche se io, per come sono fatta, sento sempre che dovrei fare di più, che non faccio abbastanza.
Certe volte vorrei avere, o crearmi, la possibilità di mettermi più alla prova.
Hidalove
Che consigli dai a chi vorrebbe intraprendere la strada del giornalismo?
Essere determinati, non scoraggiarsi, essere curiosi fino alla nausea, ambiziosi ma non arroganti, anche un po’ di umiltà non guasta.
Sapersi emozionare quel tanto che basta: anche se una delle prime regole del giornalismo è saper dare le notizie senza lasciarsi coinvolgere,
secondo me emozionarsi un po’ aiuta a fare più tua la notizia, a essere più spontaneo, a catturare l’attenzione di chi ti ascolta.
mac
C’ è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Si, un programma di documentari-reportage su luoghi, popoli, abitudini e costumi lontani da noi; un programma un po’ alla scoperta di….
Mi piacerebbe molto anche un programma di inchiesta e denuncia, un po’ alla “Report” della Gabanelli.