Il Viaggio Magico intervista Jolanda De Rienzo

Jolanda De Rienzo

La nostra intervista alla bellissima e affascinante Jolanda De Rienzo, giornalista di Sportitalia.

Qual è l'aspetto principale del tuo carattere?
Bèh, porto con me la solarità e l'autoironia  che mi hanno accompagnata fin da bambina. Sono trasparente, cordiale e impulsiva, ci sto lavorando
su :)) ma fa parte del mio essere sincera, aggiungerei anche riflessiva al momento giusto.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Mi piace rilassarmi...sono una pigrona. Adoro cucinare e preparare delle belle cenette.  Mi piace il cinema, leggere stesa al sole in estate o sotto
un piumone in inverno, magari con della buona musica. Però poi devo subito correre dai miei amici, che per me sono la mia famiglia.

Una domanda irrinunciabile, vista la tua bellezza: quali sono le qualità che deve avere un uomo per attirare la tua attenzione?
Deve saper ascoltare, essere sincero ed avere la giusta dose d'imprevedibilità. Darmi sicurezza ed insicurezza allo stesso tempo: come dire, corteggiare ed essere presente ma non troppo, perché parte del fascino sta nel dover conquistare il proprio uomo ogni giorno e nell' essere conquistata.

Come hai maturato la decisione di intraprendere la professione di giornalista? Quali sono stati i tuoi inizi?
Mi sarebbe piaciuto seguire le orme di mio padre, ma più che raccontare storie scritte da altri mi piaceva scriverle da me. È una grande fortuna guadagnarsi da vivere facendo quello che ti piace e ti appassiona però devi prima capire cosa vuoi. La vita degli artisti è affascinante e molto dura, "gli esami non finiscono mai!"  diceva il grande Eduardo, così ho studiato il mestiere,  in TV e non solo, da tutte le angolazioni.  Poi, per caso, feci
un provino per Goal di Notte su Canale 21 con Michele Plastino, non fui presa ma notarono la mia dizione e mi chiesero se volevo far parte della redazione del telegiornale della stessa rete,  come stagista.  Mi piacque fin da subito,  poi a metà anno,  dopo essermi occupata  un po'   di tutto, notarono la mia propensione verso il calcio e mi riproposero il posto che a settembre assegnarono ad un' altra persona.  Dalla lettura delle email, inviate dai telespettatori durante il programma, alla conduzione trascorsero due anni...un periodo che ricordo con illimitato affetto, in cui ho avuto l'onore di ricevere insegnamenti da grandi persone: lo stesso Michele, Gianni Ambrosino, Paolo Torino, Carlo Iuliano, Salvatore Bagni...e tutti gli altri. Vorrei nominare tutti senza far torto a nessuno, perché vivere in quell'ambiente con persone vere, che amano il calcio e si rispettano con sincero affetto, è stato il più grande insegnamento che potessi avere.

Sei a Sportitalia da poche settimane, come ti trovi in questa nuova Tv?
Molto bene. Ho da subito fatto amicizia con tutte le ragazze. Abbiamo legato molto e ci sosteniamo a vicenda. Usciamo insieme e siamo complici.
I ragazzi  della redazione sono volenterosi e preparati,  come tutto lo staff.  Siamo una bella squadra insomma.  Ringrazio Sportitalia per questa possibilità.

Sei una giornalista brava e preparata,  in video sei sempre sicura e spigliata,  inoltre dimostri che si può essere elegante e affascinante, senza per questo perdere credibilità. E' stato difficile prevalere sui pregiudizi tipicamente maschili degli ambienti del giornalismo e dello sport?
I tempi sono cambiati ed il calcio ha aperto le sue porte a tantissime giornaliste. I pregiudizi nei confronti di una bella donna che cerca di dimostrare di avere cervello esistono da sempre e non solo nel mondo dello sport. Questo però non deve diventare una scusa per smettere di provarci. L'importante è studiare ed andare per la propria strada a testa alta.

In un' intervista a "Il Mattino" affermi che per emergere bisogna lasciare Napoli. Ti riferisci al fatto che la troppa passione che c'è
per la squadra a volte impedisce di dire le cose come stanno realmente, o c' è altro?
No, assolutamente, mi sono sempre sentita libera di poter esprimere la mia opinione e mi è anche capitato, mio malgrado, di dover alzare la voce per farlo.  In realtà  intendevo dire che per crescere,  non per emergere,  bisogna mettersi alla prova.  A Napoli,  come in tante altre città, ci sono
meno produzioni e televisioni nazionali. Sono molto legata alla mia città e magari un giorno non sarà più così.

Delle varie trasmissioni che hai condotto quale ricordi con più piacere?
Bèh, l'ho detto, Goal di notte mi ha dato tanto, lavorativamente ed umanamente, ma anche la prima edizione di "Speciale Dimaro", la mia prima  trasmissione  da  conduttrice,  una  scommessa  di quattro editori che hanno creduto in me,  la ricordo  come una piacevole conquista  ed  una esperienza unica.

C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Mi piacerebbe realizzare un mio programma sul calcio.  Ricordo con affetto quando da bambina seguivo  Controcampo e  Guida al Campionato  o Pressing...bèh, il calcio è un gioco e va vissuto come tale, con leggerezza ma anche commentato da persone competenti...e quelle trasmissioni, secondo me, racchiudevano tutto questo. Mi piacerebbe, perché no, un giorno poter condurre un programma d'intrattenimento e cabaret, o anche un programma di cucina, visto che mi piace cucinare e divoro tutti i programmi tipo masterchef. Perché no?! Visto che si sogna e si scherza ;)

Torna indietro