La nostra intervista alla bella, elegante e affascinante Manuela Boselli, giornalista di Tv Parma.
Qual è l' aspetto principale del tuo carattere?
L'autoironia. Sono un'inguaribile ottimista, solare e curiosa. Sapersi prendere in giro in alcune occasioni è fondamentale per mantenere il sorriso e non farsi sopraffare dall'invidia altrui, anche se per fortuna finora ne ho incontrata poca o forse l'ho saputa evitare in tempo!
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Non mi capita di averne molto a disposizione. Spesso la telefonata a sorpresa dalla redazione mi richiama all' attenti e i buoni propositi per me stessa vanno posticipati. Quando trovo il tempo ne approfitto per seguire i corsi in palestra di thai fit e step, abbandonarmi a giri in bicicletta senza una meta precisa, ritrovare il feeling col mio sax, o dipingere quadri in acrilico o ad olio.
Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
I miei ricordi risalgono a quando ero bambina e, collegata al registratore di casa, incidevo edizioni di un immaginario TG con le notizie di casa e della scuola e le interviste a genitori, sorella e amici. Un vero spasso! Sono certa che la mia passione sia nata dalla curiosità di scoprire cose nuove: funziona così, finisco per appassionarmi ad ogni argomento che ho l'opportunità di approfondire.
Come sei arrivata a Tv Parma?
Tutto cominciò da un' intervista, si trattava di un sondaggio o qualcosa di simile. Non mostrai alcun imbarazzo, anzi, ci presi gusto, tanto che il giornalista dovette quasi interrompermi! Sorrido ripensando a quell'istante. Ma è grazie a quell'intervento che immagino sia stata apprezzata la mia disinvoltura di fronte all' obbiettivo. Così, due giorni dopo, arrivò la chiamata del direttore di produzione (ancora oggi, scherzando, si fa chiamare Pippo Baudo scopritore di talenti). Mi presentai al colloquio, era il giorno del mio 19esimo compleanno, mi portò fortuna! Iniziai il giorno seguente.
Sei una brava giornalista e una donna molto elegante e affascinante. La bellezza è stata un aiuto o un ostacolo nello sviluppo della
tua carriera e nel mondo del giornalismo?
Un aiuto senza dubbio, sarebbe ipocrita affermare il contrario. Tuttavia la professione richiede soprattutto molto altro: preparazione, sacrificio, impegno costante e rigore. Non nascondo che quello del giornalismo sia un mondo maschilista, a discapito di noi donne che in più, rispetto a loro, abbiamo una qualità innata. Parlo della sensibilità: la stessa capace di suggerire il giusto approccio nei confronti di chi ha subito ingiustizie o tragedie, di confrontarti con le fonti più svariate per ottenere dettagli sulle notizie da sviluppare e il valore aggiunto che permette di confezionare un servizio che non urti la sensibilità altrui senza tralasciare alcun dettaglio che ne restituisca la cronaca. Penso che noi donne abbiamo una sensibilità e una psicologia più spiccata che spesso ci aiuta nella comunicazione. Per questo dovremmo essere prese più in considerazione nel mondo del lavoro affinché ci sia permesso di provare ciò che valiamo veramente, senza pregiudizio alcuno.
In redazione ti occupi di cronaca, politica, spettacolo, arte, che penso sia una tua passione, sport. Quali sono gli argomenti che prediligi?
Come è noto nelle piccole redazioni, come quella in cui lavoro, i giornalisti sono portati ad occuparsi di tutti gli argomenti in modo indistinto. Personalmente ho iniziato seguendo la cronaca nera, ma devo ammettere che non c' è paragone al piacere di raccontare notizie piacevoli, come possono essere gli spettacoli o le interviste ad artisti per approfondire più caratteri del personaggio, o raccontare il fil rouge di un'esposizione d'arte. In quest' ultimo caso trovo sia eccitante ripercorrere i tratti distintivi di pittori o scultori che hanno lasciato un segno nella storia. Occuparsene è come entrare nel cuore delle iniziative, fondamentali sono le interviste a curatori e allestitori che, il più delle volte, si lasciano andare a spassionate lezioni. Quando ne esci è come avere percorso una strada parallela alla tua giornata lavorativa che è valsa il doppio.
Oltre alla conduzione del Tg, a Tv Parma curi e conduci anche rubriche e trasmissioni. Quale ricordi con più piacere?
Le dirette di Tv Parma Football Club, programma dedicato al calcio dilettantistico, sono state le più divertenti, assieme anche a Pit Stop che per anni mi ha portato a scoprire novità curiose e stravaganti al Motor Show di Bologna ed all'Eicma di Milano. In entrambi i casi si è formato un gruppo più
o meno numeroso di persone con cui è nata una bella amicizia. Credo che da casa i telespettatori percepiscano quando un ambiente è sereno e in tanti ce lo scrivevano. Nel primo caso in particolare, è stato come calcare i campi di gioco ed entrare negli spogliatoi ed entrare nelle case dei tifosi
e delle fidanzate dei calciatori perché, diciamolo, un po' di sano gossip era d'obbligo!
L' intervista che ancora non hai fatto e vorresti fare?
Un'intervista a papa Francesco.
Hai condotto anche Pit Stop, trasmissione d' informazione sul mondo dei motori. Visto che ti occupi anche degli speciali sul Motor Show di Bologna, auto e motori sono un' altra tua passione?
L'adrenalina della velocità si è fusa con quella di conoscere più a fondo il mondo dei motori e, grazie a questa trasmissione, mi è stato possibile farlo. Sarò stata influenzata dalla passione che nutro per le corse sui go-kart? Un modo per far valere la tecnica femminile in un ambiente prettamente maschile.
Quali sono i temi o gli aspetti che più ti appassionano?
La psicologia che è in tutto e la curiosità di volerla scoprire osservandola attentamente.
C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Un programma che si occupi di attualità, che metta sul piatto della bilancia potenzialità e problemi delle generazioni in crisi e che dia slancio e visibilità ai talenti di coloro che sono stati in grado di reinventarsi e rimettersi in gioco. Coraggioso, perché basato sulla realtà, potrebbe dare vita
a dibattiti e curiosità dalle quali prendere spunto.