La nostra intervista alla brava e affascinante Irene Chiti, giornalista di Canale 3 Toscana.
Qual è l'aspetto principale del tuo carattere?
Sono una persona piuttosto diplomatica che riesce ad adattarsi bene in qualsiasi situazione; cerco di essere sempre positiva e di prendere il
meglio dalle situazioni e dagli altri imparando qualcosa ogni volta. Negli anni poi ho scoperto, anche se chi mi conosce bene non lo direbbe,
che sono anche molto paziente e sia nel mio lavoro che nella vita in generale è una virtù sempre più rara.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Adoro viaggiare. Se non parto alla scoperta di nuove mete ogni 3 - 4 mesi non riesco a sbarcare la routine. Per questo nel tempo libero sono sempre alla ricerca di posti nuovi da visitare e mi informo molto sulla cultura dei paesi stranieri. Mi piace passeggiare e fare sport, ma anche ascoltare musica ed andare a teatro.
Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
Il mio inizio è piuttosto curioso. Ed è qualcosa che ho riscoperto di recente...all'età di tre anni io stavo di fronte alla telecamera di mio babbo a
spiegare tutto quello che succedeva intorno, la prima intervista a mio fratello appena nato!!!! E poi alle medie, anche questa cosa l' avevo
rimossa, conducevo il tg della scuola...come dire?! una cosa che ho evidentemente nel dna.
Come sei arrivata a Canale 3 Toscana?
Ho iniziato a collaborare con Canale 3 Toscana appena diciottenne. In realtà per i giorni del Palio a Siena cercavano una ragazza che facesse
la testimonial per la TIM collegandosi in diretta con la tv di Siena per premiare i telespettatori che partecipavano ad un gioco con la compagnia telefonica. Io avevo fatto la Hostess per diverse aziende e fui selezionata. Poi il Direttore di Canale 3, sorpreso della disinvoltura davanti alla telecamera, mi propose di seguire alcuni programmi e da lì....non mi sono più fermata!
Quali sono gli aspetti postivi e quelli negativi, se ce ne sono, del tuo lavoro?
Di aspetti positivi ce ne sono molti. Il fatto che ogni giorno parli e ti confronti con tematiche e persone diverse, è un lavoro stimolante, divertente
e che ti porta anche a viaggiare. Devi però essere disposto ad avere orari che cambiano continuamente e devi avere appunto una bella dose di pazienza, le lunghe attese per un'intervista di 2 minuti sono da mettere in conto insomma. L'aspetto negativo è che questo settore ultimamente
è molto bistrattato, non ci sono garanzie, nessuno ti assume più e tutto va avanti per collaborazioni che durano anni.
Sei una brava giornalista e una donna molto elegante e affascinante. La bellezza è stata un aiuto o un ostacolo nello sviluppo della
tua carriera e nel mondo del giornalismo?
Andare in video e catturare l'attenzione dello spettatore anche per la propria immagine certamente è un aspetto che conta. Accanto a questo però
ti devi poi conquistare una certa credibilità, altrimenti rischi veramente di passare per la cretina di turno. E ti assicuro che in questo ambiente nessuno fa sconti a nessun altro, anzi. In generale quindi direi che aiuta, ma sotto ci deve essere anche sostanza.
Come dicevo, sei bellissima e molto elegante, complimenti. Quali sono i capi d'abbigliamento e gli accessori che non possono mancare nel tuo guardaroba?
Il mio stile sarebbe molto più casual in realtà. Mi piace abbinare capi eleganti a cose estremamente sportive e comode. Quello che però non deve mai mancare ad un giornalista è la giacca, da sempre un segno di distinzione.
Oltre al telegiornale e alla rassegna stampa, curi e conduci Vox Populi, trasmissione di attualità e cronaca. Quali sono le tematiche
di cui preferisci occuparti?
Nelle emittenti piccole come la mia ci troviamo a dover districarci tra sport, politica, cronaca, a fare un pò di tutto. Io generalmente mi occupo di politica e della parte istituzionale delle conferenze stampa.
Lavorando in una Tv di Siena hai avuto l' opportunità di occuparti anche di sport, quindi calcio e basket e di condurre un programma sul calcio...
Si principalmente di calcio, di basket confesso di saperne veramente poco. Il calcio mi appassiona invece e seguire le interviste dalla zona mista
con i colleghi delle tv nazionali è divertente e stimolante.
Il servizio o l' intervista che ricordi con più piacere?
Sicuramente un' intervista che ho fatto ad Albano al Festival di Sanremo. Lavoravo con una troupe per la realizzazione di un programma di approfondimento sul Festival appunto, e mi era stata scritta la domanda che dovevo fare ad Albano, una roba tipo cinque righe di domanda...
Lo aspettai una buona mezz'ora prima che uscisse fuori da un negozio per le vie del centro di Sanremo e mi ripetevo incessantemente la domanda formulandola in continuazione nella mia testa, ero concentratissima al punto tale che quando Albano uscì io gli sparai la domanda dritta come una mitragliatrice. E lui rimase stupito dicendomi "accidenti come sei preparata!!!". E poi sempre a Sanremo l'intervista a Califano, tutta trafelata, non mi funzionava il microfono e dopo aver tentato invano lui mi fa "Allora che famo? Ce la fai, o me ne devo annà?"....E io..."mi sa che te ne devi annà!!!" l'intervista non la feci...perchè non avevo proprio acceso il microfono. Che risate!!!
Qual' è, invece, l' intervista che ancora non hai fatto e vorresti fare?
L' intervista che vorrei fare? sinceramente non ce l'ho, vediamo che ci riserva il futuro.
Insieme al Dottor Grisolaghi hai ideato e conduci Love, format dedicato alla psicologia ed al sesso...
Si, il Dott. Grisolaghi ci ha proposto questo format che è molto semplice sulle tematiche del sesso e relazioni di coppia. Ci è sembrato molto carino
e anche istruttivo per ragazzi giovani e non solo!
Quanto è difficile parlare di sesso in Tv?
In realtà è più semplice di quello che si crede. Prima di tutto perchè accanto ho comunque una persona competente che affronta dal punto di vista psicologico i dubbi e le cose che nessuno oserebbe chiedere. E poi perchè saper ironizzare e sdrammatizzare sul sesso credo sia una buona chiave di lettura anche per trovare complicità tra partner.
C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Condurre... mi piacerebbe condurre Sanremo a dire la verità. Se si può puntare in alto...osiamo!!! e poi mi piacerebbe confrontarmi con una realtà nazionale, mi piace molto per esempio l'impostazione di Daria Bignardi per le Invasioni barbariche, o la conduzione di un tg nazionale. Sarebbe stato quello il sogno vero.