Il Viaggio Magico intervista Monica Matano

Monica Matano

La nostra intervista alla bella, affascinante e brava Monica Matano, giornalista di Rai Sport.

Qual è l' aspetto principale del tuo carattere?

La sensibilità che  mi ha portato, spesso, a soffrire in amore come nei rapporti di amicizia.  A volte, bisognerebbe essere più superficiali, ma proprio non riesco a modificare questo lato della mia personalità. Mi riconosco, pure, grande determinazione, quella che mi ha permesso di raggiungere dei traguardi lusinghieri negli  studi , come la laurea in lettere classiche  con 110 e lode, in tre anni e mezzo,  lavorando in Rai e di centrare obiettivi prestigiosi in ambito professionale.
 
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Oggi che concilio il  giornalismo con l' essere mamma di due bimbi , Benedetta  di 3 anni e mezzo e  Mattia di  quasi  2 anni,  il tempo libero è  quasi inesistente. Sarei già  soddisfatta se riuscissi a far bene entrambe le cose, ogni  tanto, invece, quando sono lontana dai miei figli per ragioni professionali, mi convinco che il giornalismo è una professione  per single. Amo, comunque, il cinema e la lettura. Mi rilassano.

Cosa ti piace guardare in Tv?
Non guardo, spesso, la tv. Seguo i tg  perchè bisogna sempre essere informati su quello che accade nel mondo, apprezzo  le rubriche giornalistiche di approfondimento come  TV7. Non mi piacciono i reality, li trovo spesso volgari.
 
Il tuo film preferito?
Nuovo cinema Paradiso. Ha segnato la mia vita.  In molte scene ho ripensato alla mia esistenza, quando ragazzina  appena 19 enne , sono  andata via da Salerno per inseguire il mio sogno di diventare giornalista. E i momenti difficili sono stati tanti, la nostalgia mi ha travolto molte volte...
Tornatore è un grandissimo regista, le musiche di Morricone sono immortali.


Considerando anche la tua passione per la letteratura greca, quali sono i tuoi libri preferiti?
Gli autori latini  e greci che amo sono diversi.  Da Seneca a Plutarco,  Da Cicerone a  Platone . Impossibile sceglierne uno.  Nei loro scritti vi sono le nostre radici. Se proprio dovessi indicare un testo che rileggerei mille volte, vi stupirò, ma direi "L' insostenibile leggerezza dell' essere" di Kundera, per il modo in cui è scritto oltre che per la trama.
 
Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
La mia passione per il giornalismo era quasi inevitabile. Mio padre ha collaborato con una televisione privata salernitana per molti anni e mia sorella maggiore , Cristiana,  fa la giornalista a Palermo a Tgs, la televisione del Giornale di Sicilia.
Ho iniziato a Lira Tv,  un' emittente locale che,  per uno strano scherzo del destino,  era la diretta concorrente  di quella nella quale mio padre ha lavorato per diverso tempo. Il mio primo Direttore? Franco Simonetti, oggi firma prestigiosa del Tg3.
 
Come sei arrivata in Rai?
Con un provino per la conduzione di un programma per  bambini. Dovevano  cambiare la conduttrice che aveva deciso di andare via,  per accettare una nuova sfida professionale. Studiai tantissimo per superarlo. Ricordo ancora i libri dell' Oliverio Ferraris sulla psicologia dell' infanzia.
Lo superai,  ma  la conduttrice di allora cambiò  idea e decise di non andare più  via e gli autori  si ritrovarono con il mio provino vinto e con la sua scelta modificata.  Fu la prima vera delusione  professionale della mia vita. In quella fase,  furono bravi i miei genitori a  farmi  valutare comunque quell'esperienza come positiva e a spingermi a coltivare i sogni, senza tralasciare gli studi. Quel provino venne riutilizzato perchè dopo poco tempo nacque Raisat 2, il primo canale tematico per ragazzi della Rai ed ebbi un contratto di otto mesi, anche se con una qualifica diversa.

 
Quali sono i motivi che ti hanno portata a decidere di passare a Rai sport?
Il mio passaggio a Raisport è stato del tutto casuale. Ho accettato una sostituzione estiva nell'estate del  2008. Pensavo a   una breve parentesi. Po ho iniziato ad appassionarmi agli argomenti, al tipo di lavoro e quando il Direttore di allora Massimo De Luca, che ricordo con affetto, stima e gratitudine, mi propose la riconferma tra i conduttori del tg   e la possibilita' di girare pezzi per Dribbling che era la mia rubrica preferita, decisi di accettare. Fu una scelta non facile perchè lasciavo un ambiente, come quello del Tg2, ricco di stimoli professionali, di grandi maestri come Luciano Onder, Paolo Meucci e  di belle persone con le quali si erano creati rapporti di vera amicizia.
 
Sei una giornalista molto brava e preparata, inoltre dimostri che si può essere elegante e affascinante, senza per questo perdere credibilità e autorevolezza.  E' stato difficile prevalere  sui pregiudizi  tipicamente  maschili degli ambienti del giornalismo e dello sport?
L' ambiente di Raisport è sicuramente molto complesso e sono felice di averlo affrontato, solo in una seconda fase della mia vita lavorativa, con un bagaglio di esperienze passate che mi ha consentito di sapermi orientare. All' inizio i pregiudizi sono evidenti, poi sono del parere che il mio è uno di quei lavori in cui non puoi fingere.  Se vali,  si vede e i riconoscimenti o le critiche,   prima ancora che dai capi e dai telespettatori,  arrivano  dalle persone che vai a intervistare quotidianamente. Ogni giorno una sfida, ogni giorno una storia, ogni giorno un linguaggio differente da sperimentare. E quando, dopo la messa in onda di un pezzo, ricevi l' email, la telefonata o un messaggio di complimenti per aver saputo cogliere il senso di quel servizio, trasmettendolo a chi sta a casa, capisci di aver vinto la tua piccola  battaglia...
 
In redazione qual è lo sport di cui preferisci occuparti?
Sono nella redazione sport vari, ma non c' è una disciplina  che seguo più delle altre. Mi appassiona la scherma per la pazienza e la precisione che devono avere  gli atleti, il pattinaggio artistico perchè è spettacolare.Mi ha regalato grandi soddisfazioni la rubrica Te' rosa, ideata insieme con l'ex Direttore Eugenio De Paoli e dedicata alle donne che si sono affermate in questo mondo  (atlete , ex campionesse , dirigenti, mogli di ex calciatori
o di ex sportivi di rilievo).  E' stato l' incontro con belle persone,  tutte  diverse per caratteristiche caratteriali,  ma tutte ricche di valori. Mi hanno insegnato l'aspetto piu' puro dello sport.

 
Il servizio o l' intervista che ricordi con più piacere?
E' impossibile fare un nome. Come vi ho detto prima,  ogni storia  e ogni personaggio ti lasciano  qualcosa. Ricordo la modestia e la simpatia contagiosa di una campionessa come Elisa Di Francisca , la signorilità e l' eleganza di Bedy Moratti, la dolcezza di Mariella Scirea, la grinta di Valentina Vezzali , la forza e l'umilta' di Marina Romoli... la dignità di Emiliano Mondonico nel raccontare i risvolti di una vicenda personale
che l' ha visto, suo malgrado, protagonista. Solo per citarne alcuni, ma l'elenco è lungo... Sono insegnamenti che custodisco   nel cuore.

 
Qual è, invece, l' intervista che ancora non hai fatto e vorresti fare?
Mi piacerebbe intervistare Papa Francesco. Le Sue parole arrivano  dritte al cuore, anche se non sei credente. E sono un invito alla riflessione. "Perdono, dialogo e riconciliazione sono le parole della pace". Quante volte ho pensato a  questa Sua frase recente.
 
Un tuo parere su questo campionato di calcio. Lo ritieni più equilibrato rispetto agli ultimi anni?
Quando i risultati non sono scontati fin dalle prime giornate, i campionati diventano avvincenti. Quest'anno allo strapotere della Juventus si sono aggiunte sicuramente La Roma di Garcia che ha un nuovo volto e un organico molto affiatato  e il Napoli di Benitez , un grandissimo allenatore.
 
C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
I sogni non si svelano, altrimenti non si realizzano. Mi ritengo una persona molto fortunata. Ho la salute, il bene più prezioso, due figli stupendi
che mi emozionano ogni giorno e il privilegio di svolgere l'attività che amo.

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