La nostra intervista alla bella, affascinante e elegante Benedetta Bertini, giornalista di TeleRoma56.
Qual è l' aspetto principale del tuo carattere?
Sicuramente la spontaneità ma anche l'ostinazione. Sono molto solare, trasparente, curiosa, autoironica. Quello che si vede, sono. Ma sono
anche molto ansiosa, perfezionista, devo controllare sempre tutto e spesso mi creo delle pressioni eccessive. L' aspetto che più mi piace di
me è la determinazione.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Adoro leggere libri sulle discipline e sulle filosofie orientali,sulla crescita personale, praticare meditazione, stare a contatto con la natura e
viaggiare, soprattutto nei luoghi esotici. Lì mi sento a casa mia, ritrovo l'equilibrio e il centro di me stessa.
Cosa ti piace guardare in Tv?
Premesso che di tv ne vedo davvero poca. Cosa mi piace? Dipende molto da come mi sento. Diciamo tutto e nulla. Adoro i programmi
sui viaggi, le commedie d' amore, i cartoni animati e serie tv come Desperate housewifes, Sex and the city, Romanzo criminale e rivedo
molto spesso Sandokan.
Quando devo approfondire qualcosa inerente al mio lavoro seguo un po' tutti i programmi di attualità politica. Poi ovviamente mi piace
vedere un po' tutti i telegiornali, dai nazionali ai regionali.
Com' è nata la tua passione per il giornalismo? Quali sono stati i tuoi inizi?
Quando ero piccola giocavo a tennis. Sono stata classificata, c1. Quando ho smesso di fare attività agonistica volevo rimanere nell'ambiente sportivo e viverlo ma soprattutto raccontarlo da un altro punto di vista. Perciò all'eta di 16 anni ho iniziato a coltivare questa passione.
Ma già all' età di 10 anni mi divertivo quando mi trovavo ai matrimoni a fare filmini, facendo le interviste agli sposi e agli invitati o quando
viaggiavo, mi mettevo sotto i monumenti, inventando storie e fingendo di fare l' inviata. Il mio soprannome già da piccola era "la signorina
perché". Facevo sempre e solo domande.
Come sei arrivata a TeleRoma56?
Nel gennaio 2002. Avevo preso da poco il tesserino da giornalista pubblicista. I miei editori, Francesco ed Elisabetta Caltagirone, mi hanno
dato la possibilità di fare uno stage e di affiancare gli altri giornalisti per vedere come si costruisce un servizio, dalla nascita della notizia, alla
sua messa in onda. Mi sono trovata al posto giusto al momento giusto, ho iniziato seguendo la moda, la cronaca, il sociale, il primo anno,
poi sono stata spostata sulla politica locale. Ho seguito principalmente l' attivita del Campidoglio, prima Veltroni, poi Alemanno.
Da lì è stato un crescendo: trasmissioni di attualità, di approfondimento politico e la preparazione e conduzione del tg.
Sei una brava giornalista e una donna molto elegante e affascinante. La bellezza è stata un aiuto o un ostacolo nello sviluppo
della tua carriera e nel mondo del giornalismo?
In generale penso che la bellezza sia sempre un'arma a doppio taglio. Sicuramente per chi sceglie la carriera televisiva può essere un biglietto
da visita importante. Però mi è capitato, come immagino a tante altre mie colleghe, soprattutto i primi tempi di dover faticare il doppio per
impormi, per dimostrare la mia credibilità. E' assurdo ma in certi contesti ancora ci sono tanti, troppi pregiudizi.
Come svolgi il tuo lavoro in una realtà locale?
Quando sono entrata a Teleroma56 devo confessare che non conoscevo le tv locali. Cioè ne conoscevo alcune, quelle più importanti nella mia
città, ma non le vedevo. Entrando a Teleroma56 mi si è aperto un mondo.Non sono solo un serbatoio di talenti,ma sono realtà che dovrebbero godere di maggiore rispetto, sostegno, visibilità.
La professionalità dei giornalisti e dei tecnici delle tv locali è spesso sottovalutata dall' opinione pubblica quando invece spesso è di gran lunga superiore a quella presente nei grandi network.
Nel mio caso specifico la tv locale mi ha dato la possibilità di seguire un po' tutto (a volte anche per necessità) e sperimentarmi con argomenti sempre nuovi mi ha fatto scoprire passioni che non sapevo. Mi ha aperto una finestra sul mondo.
Lo scorso novembre hai seguito, come inviata, le primarie del PD, con una trasmissione in diretta...
Bella esperienza. Molto stimolante, mi sono molto divertita. Soprattutto al primo turno l'adrenalina e' stata tanta, anche perché il risultato non
era scontato.
A TeleRoma 56 oltre alla conduzione del Telegiornale, curi e conduci due talk show d' informazione e approndimento: Zoom e Tag. Quali sono gli argomenti di cui preferisci occuparti?
Sicuramente la politica, mi appassiona molto anche quella locale, legata all'attività degli enti locali. Poi il sociale e la cronaca nera.
Qual è il servizio o l' intervista che ricordi con più piacere?
Ogni servizio in un modo o nell'altro mi appaga. Questo è un lavoro che ti toglie tanto e al contempo ti riempie di tutto, in modo incredibile.
Ogni servizio è una sfida con me stessa. Ce ne sono diversi, ognuno per una ragione particolare. Il viaggio al seguito di Veltroni a Parigi, è stata
la mia prima esperienza da inviata all' estero. Poi il lungo reportage dedicato a Claudio Sabelli, un uomo eccezionale, malato di sla.
E' stata un' intervista molto emozionante e toccante, per certi verdi struggente, perché lui poteva rispondere solo con l'ausilio di un comunicatore, muovendo le palpebre.
C' è poi un' intervista con Alemanno che ricorderò tutta la vita. Mentre lo intervistavo (in movimento) sono caduta. Sono volata all' indietro e sono rimasta sdraita per terra 5 minuti, sotto i suoi occhi increduli e imbarazzati. E' stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita e a ripensarci a distanza di tempo anche divertente.
C' è un programma Tv che ti piacerebbe realizzare e condurre?
Ci sono tante cose che vorrei fare anche perché per il mio carattere "agitato" una sola cosa mi annoia. A me piace l' alternanza. La mia settimana ideale è quando conduco il tg, realizzo servizi in esterna e magari conduco una trasmissione politica in studio.